giovedì 22 maggio 2008

I Locustici



Suicidio di branco, anzi, suicidio di massa. Ogni anno non viene a mancare la notizia del suicidio di un gruppo di balene sulle coste di un qualsiasi continente, le spiegazioni che vengono date al fenomeno sono le più svariate: la perdita di senso dell’orientamento per l’alterazione del magnetismo terrestre, fenomeni di stress che fanno tornare ai mammiferi marini la nostalgia della terraferma, isteria di gruppo con conseguente reazione suicida.
Tutte le risposte sembrano interessanti a parimerito, sono dimentiche tuttavia dell’aspetto più interessante che riguarda la famiglia dei cetacei, la loro intelligenza, la capacità cognitiva unica rispetto agli altri mammiferi terrestri di entrare in contatto con l’uomo e riuscire con esso a comunicare ed interagire.
Sicuramente qualche estimatore del miglior amico dell’uomo potrebbe ribadire quanto i nostri amici a quattro zampe siano altrettanto intelligenti e comunicativi, tuttavia nella storia non soltanto i delfini ma tutta la famiglia dei mammiferi marini ha rivelato capacità fuori dalla norma all’interno del mondo animale, il linguaggio dei giganti è perenne oggetto di studio per la sua complessità espressiva, i comportamenti di branco rivelano un’intensa vita sociale e uno scambio di conoscenze, se poi si considera la dimensione della massa cerebrale in relazione a quella corporea si scopre di trovarsi di fronte ad esseri di pari capacità cognitiva rispetto all’uomo (di certi sicuramente superiore…).
Qui scatta un ragionamento a mio parere necessario, se questi giganti buoni del mare mostrano eccellenti dotazioni intellettive, una vita sociale variegata e uno stretto contatto tra i vari individui, non sarebbe diminutivo rivolgersi a cause meramente fisiche per spiegare questi fenomeni?
Certamente anche un uomo può perdere l’orientamento per problemi di tipo uditivo o per fenomeni legati alla perdita di contatto con le proprie memorie rispetto ai luoghi, ma sicuramente in una logica di branco esistono dei sostegni che gli altri membri forniscono ai malcapitati spaesati.
Che i colossi dell’oceano stiano comunicandoci quanto malridotte siano ormai le loro condizioni di vita? Quanto degradanti siano diventate le condizioni ambientali delle acque terrestri? È dell’altra settimana la notizia della presenza in pieno oceano di zone in cui l’acqua è arrivata a concentrazioni minime di ossigeno, zone in fase di piena espansione in cui ogni forma di vita sta velocemente morendo, a partire dal primo anello della catena alimentare.
Stiamo dimenticandoci del consumo assurdo cui sottoponiamo il nostro pianeta, dimentichiamo che all’interno di questo sistema si sono create le condizioni di nascita del ciclo vitale cui anche noi apparteniamo, non crediamo sia possibile che la fine del ciclo terrestre possa coincidere con la fine della nostra specie. I capi di stato parlano ininterrottamente di economia, tutte le preoccupazioni dei delegati dei popoli sono unicamente rivolte ad un virtuoso circolo economico e finanziario, tant’è che ci ritroveremo con un pianeta in cui le banche funzioneranno alla perfezione ed ogni finanziamento sarà impossibile per evitare turbamenti dell’equilibrio monetario, localizzato in una terra improduttiva in cui ogni forma di vita sarà a rischio di estinzione compresa la specie umana.
Un tempo mi venne raccontata una favola che parlava di un formica e di una locusta, intente a gestire uno scambio culturale tra abitanti del sottosuolo ed abitanti del marrone, stavano praticando un intenso scambio di opinioni sulle proprie abitudini di vita, nella favola il modello vincente si rivelava essere quello della formica, la realtà sembra essere una fusione perfetta dei due mondi, una vita fatta di lavoro e consumi sempre maggiori, siamo la specie dei locustica e riassumiamo in noi le caratteristiche di entrambi i popoli, moriamo ogni giorno di lavoro e nel tempo libero ci armiamo di portafoglio e carta del supermercato per andare a fare shopping nel primo centro commerciale di zona, che bella vita, che grandi aspirazioni!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

trovo che non tutte le anime che popolano la terra debbano per forza fare "grandi cose" e avere grandi aspirazioni. ognuno trova la sua dimensione e ci si accovaccia o si apre e si esterna.
non vedo per forza negativo l'accontentarsi e il non compiere imprese grandi o da ricordare o strane o diverse o chissà che altro.
la normalità e la piattezza che sono per te possono essere per altri il contrario.
l'ostinarsi a non considerare le cose con gli occhi di chi ci guarda e non con i nostri è parimenti chiuso che il non aprirsi.
o forse no.
o forse la pensiamo semplicemente in due modi diversi. e possiamo anche parlarne. è questa la meraviglia sai.
un abbraccio, ti trovo sconfortato ultimamente e mi dispiace.
:)
Bibi

Anonimo ha detto...

Ohi! C'è nessuno in casa?

Damiano Aliprandi ha detto...

Sai.. io sono molto dibattuto sull'idea che ci dovrebbe essere libertà se decidere di morire o meno, e non solo in casi di grave malattia. Ad esempio in Svizzera ci sono agenzie che praticano l'eutanasia normalmente. Poi qua leggo che le balene decidono di morire addirittura collettivamente, magari decidono di farla finita semplicemente perchè hanno già dato...

Anonimo ha detto...

ohi che fine hai fatto?!?

Fortikaĵulo ha detto...

Pat, te e l'anonimo (quello da Finazio, ricordi) siete scomparsi insiemeee!
O Pat, non mi dirai che...
Nooo, dopo "Dottor Jekyll e mister Hyde", anche "Pat Pat e l'Anonimo pazzo"...
Ma daiii!?

Pat pat ha detto...

@bibi
forse si, sono un pò sconfortato, forse deluso, motivo per cui non scrivo in questo periodo è non gettare fango in faccia al mondo...
Un pò sono gli impegni estivi che si accumulano, un pò è il mondo che mi circonda che delude ogni giorno le mie aspettative, infine non mi sono mai ripreso dalla batosta politica e continuo a temere il peggio... hihi scherzo, un bacio, presto tornerò su queste pagine
@sam
ci sono, ci sono, sono solo impegnatissimo per il lavoro stagionale e gli esami...
@incarcerato
potrebbe essere una spiegazione plausibile... anche molto pèù immediata direi
@irnerio
absoluteli not, non sono dr Jekyll, al limite solo mr Hyde... non ti preoccupare si è trattato solo di una coincidenza... appena avrò un secondo di respiro tornerò a farmi sentire...
ciao

Anonimo ha detto...

E allora daje che ti si vuole di nuovo leggere.

Anonimo ha detto...

mi hai tolto le parole di bocca...
Ho avuto ieri una discussione chilometrica sulla questione e alla fine mi è stata data, come sempre, dell'utopica.
O della cogliona o dell'idealista.
Nessuno si ferma a pensare che, anche se urlano contro di noi con insulti o risate, presto moriremo tutti.

Pat pat ha detto...

alice, mi spaventa sicuramente il tuo moriremo tutti, ma non posso biasimarti, rimango un irrimediabile pessimista, quindi realista...