mercoledì 8 ottobre 2008

Le lezioni non bastano mai

Certe riflessioni sono sempre necesarie ad evitarci la penosa debacle di ricadere nei nostri errori passati, a quanto pare però il nostro passato non sempre basta ad insegnarci come guardare al futuro onestamente, anche con spirito di sacrificio magari.

Il mondo drogato della vita a credito

Non c'è altro da aggiungere a mio parere, l'articolo raggiunge il nucleo della situazione in maniera magistrale.

4 commenti:

Fortikaĵulo ha detto...

AIUTOOOO!!!!!!!
IL BLOG DI FINAZIO E' STATO RIMOSSO.
SPERO SOLO CHE SIA STATA UNA SUA DECISIONE... CHI NE SA DI PIU' PARLI!

Pat pat ha detto...

azz, come vedi ho già provveduto a scrivere quattro righe d'allarme, spargerò la voce con tutti i blogger di mia conoscenza.

Anonimo ha detto...

no permettimi: troppo comodo dare la colpa a chi ti presta i soldi....
ognuno ha la responsabilità di se stesso, ognuno ha presente i propri mezzi. se non ti puoi permettere una cosa, non la compri e basta.
il problema è che la gente pensa che con le carte di credito (propriamente invece si chiamano Carte di Debito) può vivere al di sopra delle proprie possibilità perchè tanto ci sono le rate comode da pagare e c'è il plafond per andare in rosso.....
e a me questo senso di totale irresponsabilità fa incazzare.
non tutti Pat, ma la maggior parte delle persone che fanno questi ragionamenti sono quelle persone che comprano il cellulare a rate, pagano le vacanze a rate, vanno a giocare il lotto il superenalotto il bingo e chissà che altro.
e invece no: non puoi, non prendi.
non fai il finto mediobenestante con due televisori in casa e poi rompi i coglioni che hai i debiti perchè è aumentato l'enel e hai tre carte di credito......
eddai su.........

Pat pat ha detto...

bibi non voglio assolutamente giustificare il comportamento scellerato di chi crede di poter vivere al di sopra delle proprie possibilità, mi soffermo tuttavia su una riflessione importante, a mio parere, sull'andamento di un sistema malato, che autoalimenta la propria malattia di instabilità.
Il problema non nasce solo da chi crede di poter innalzare il proprio tenore di vita con i debiti, ma anche e soprattutto da chi decide di lucrare su tale debito (e sulle sue potenziali capacità di credito), gonfiando il proprio patrimonio economico e capacità di spesa attraverso un fondo virtuale inesistente.
Il crac finanziario ha avuto origine in questo modo, dovrebbero essere le banche stesse a dotarsi di un codice deontologico, una garanzia di onestà, un lucro ponderato, per quanto possa sembrare un eufemismo.
Il consumatore irresponsabile esiste e sempre esisterà e non voglio certo esimerlo dalle sue colpe, ritengo tuttavia che questa sia una malattia di sistema, un sistema che reclamizza il benessere totale e le false speranze di equità di un capitalismo sociale ed eticamente corretto.