venerdì 19 settembre 2008

Porta e riporta














Sacconi mi sembra un’ottima e mascherata drag queen, parla con quel tono un po’ paternalista nascondendo la casalinga inacidita da troppe emozioni represse o simulate. Ieri a porta a porta ha messo in scena il suo ruolo palesemente costruito del ministro che tutto aveva fatto per non far decadere la trattativa tra CAI e parti sociali. Senza accorgersene continuava a mettere in atto quell’eterno ricatto che il governo e CAI hanno praticato da primo istante della trattativa, il piano non è mai stato discutibile, da quello si partiva ed a quello si tornava, ottimo sistema per confermare la situazione di decadenza continua dello stato sociale italiano.

Il drag-mago Sacconi ha continuato a far roteare il suo possente manico di scopa, con un mirabile colpo al cerchio seguito pedissequamente dal colpo alla botte, Bim! Bum! Bam!... è fantasia…Bim! Bum! Bam!... è ipocrisia…

Per trovare un capro espiatorio, ruolo già assegnato dal suo capo di governo all’ultimo lembo di protesta rimasto in questo paese, non poteva più puntare su una sinistra ormai inesistente, neppure sul tentativo di dare qualche colpa al PD visto che è ormai un’emanazione di rigetto dal PDL con aroma da UDC, allora l’ultima speranza di mettere in pratica la tattica scarica barile era di dare tutte le colpe alla CGIL. Ovviamente il rappresentante sindacale della CGIL non c’è stato a farsi assegnare tutte le colpe, tentativo già fallito a seguito del pessimo e millantante servizio proiettato da Vespa durante la trasmissione in cui invece di elencare i fatti si attribuivano delle intenzioni – ottimo giornalismo direi – ed ha spiegato con chiarezza come le trattative si erano svolte, quali i no proferiti e quali i sì, ovviamente drag-mago Sacconi per recuperare alla gaffe appena fatta ha deciso di colpire questa volta la botte – il cui rappresentante sindacalista dell’ANPAC era presente – ammettendo quali fossero le richieste – presunte – dei piloti dell’associazione ANPAC, ottiene immediatamente la risposta della suddetta e comincia ad entrare in escandescenza, allora il Cardinal Vesponi prende la situazione in mano e dà la parola alle due cariatidi-mastino presenti alle sue spalle Mario Giordano direttore del Giornale – che ha messo in scena un acuto degno di una Callas prima della morte del cigno – e il direttore del giorno, entrambi protesi a proferire il loro giudizio universale sui peccatori di Alitalia che irresponsabilmente avevano fatto decadere la trattativa di CAI cai…, stupidi privilegiati che pretendevano di non subire le conseguenze di una direzione irresponsabile e corrotta – chi vi credete di essere? – il tuo capo ha mandato in fallimento l’azienda per cui lavori? Paga tu anche per lui, ovvio.

Ma la cosa che più fa rigirare nel calderone le cosiddette è che hanno trovato come scusa le irresponsabilità del sindacato e della sinistra, quando il sindacato piloti e le sigle sindacali presenti in Alitalia fanno parte in maggioranza della loro medesima parte politica, i piloti italiani sono tutti passati dall’aeronautica militare, hanno gradi militari sul petto, non sono elettori di sinistra, se lo sono ampiamente votato questo governo ed ora ne pagano aspramente le conseguenze insieme a tutti i dipendenti dell’azienda che a giorni si troveranno semplicemente disoccupati, stop!

Maga magò Sacconi faccia il piacere di non presentare i suoi toni paternalisti in pubblico, elevando il salottino buono del Cardinal Vesponi a tribunale statale e morale del paese, non ne abbiamo bisogno, saremmo contenti di vedere da parte di questo governo atteggiamenti adeguati a chi rappresenta quella carica istituzionale, correttezza giuridica ed istituzionale e deontologia professionale, parole aliene a questa classe politica, soprattutto alla cara drag-maga Sacconi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

imparato molto