sabato 29 dicembre 2007

J 2

Quando si viene fissati si finisce per assumere atteggiamenti diversi a seconda del proprio stato d’animo, quando ci sentiamo animali territoriali nella zona di nostra competenza manteniamo alto il rigore, l’aspetto fiero e costante contraddistingue il nostro sguardo e aspettiamo che l’altro abbassi per primo la sua freccia dell’anima. A volte però non ci sentiamo troppo sicuri delle nostre carte e preferiamo giocare con il mazzo nascosto in una tasca, le carte in nostro possesso tutto sembrano fuorché vincenti, tutti hanno una combinazione migliore anche il più apparentemente indifeso.
Il mio atteggiamento in questo caso assomigliava di più a quest’ultimo e ad ogni sguardo cercavo di nascondere la comunicazione visiva che avevo portato avanti mio malgrado fin a quell’istante, mi giravo e mi rigiravo, ma alla fine il mio sguardo finiva sempre e inesorabilmente per posarsi su di te. Forse era difficile non accorgersene, mi so rendere conto di quanto possa èssere impermeabile la mia parvenza in certi casi, ma questa volta la mia patina di plastica era rimasta da qualche parte, sepolta in altri ricordi, in altre serate e nottate, con altre persone e in altri luoghi.
Il tuo sorriso mi ha tolto ogni dubbio e il soldatino dal cuore di piombo si è lasciato ammaliare dalla bambolina di cartapesta che leggiadra si avvicinava, percorrendo leggera la distanza che la separava dalla sua meta.
Non c’è termine, per quanto banale, più adatto per descrivere la molla che era scattata (in me) se non il colpo di fulmine, basta un istante, qualche parola, l’annebbiamento che passava dalle mie narici per raggiungermi dentro e bloccare ogni freno, avevi già preso un posto dentro di me. La lunga conversazione dentro la macchina non comprendeva la dimensione temporale e prendeva il tempo che meritava, indefinito. Quella notte, in cui abbiamo dormito insieme nella tua camera, è stata per me indimenticabile, sei stato il primo ragazzo con il quale ho dormito senza consumare, e per me ha significato molto, finalmente avevo smesso di èssere una banale cifra, non ero più gay bisessuale semi eterosessuale un po’ di uno un po’ dell’altro, non di quelli che appartenevano al genere orso o metrosessuale non palestrato non depilato non regina, attivo passivo versatile e tutte le banalità del nostro misero mondo avevano per un istante smesso di esistere, esistevano i nostri respiri che nella notte si erano fusi e appartenevano a noi stessi soltanto, noi eravamo noi stessi, quello che portavamo dentro era finalmente diventato importante.
Non me ne sarei più voluto andare, quando ti senti a casa, quando senti di aver trovato un angolo accogliente, materno, scatta quell’istinto che vorrebbe provvedere ad un intensivo consumo dell’istante, istante come attimo fuggente, da gustare preservare e proteggere, da tenere stretto a piene mani, appoggiato vicino al cuore, talmente stretto da far male…
Le presenze leggere sono per me una continua fonte di ispirazione, il loro passaggio dura un infinitesimo istante di vita, il loro sentore è sempre rivolto a qualcos’altro, istinto curioso ed esplorativo, sempre alla ricerca della novità. Un corpo sfuggente alla mia mania di possesso fisico e mentale, fatto di un materiale differente, che all’apparenza è deperibile, ma ha la capacità di volare alto, lasciando per terra il mio pesante piombo.Questo eri e sei tu in mio paragone, mi sei sfuggito come aria dalle dita che tenevo strette per non perderti, ma questa è un’altra storia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao "finocchio bastardo" :-) (scherzo, non prendertela... io SONO DALLA TUA PARTE e comunque parliamo pur sempre di uno squisitissimo ortaggio!) ti auguro un sereno 2008, così semplice semplice, nella sua apparente banalità letterale! Un bacio, Alice

Pat pat ha detto...

Grazie cara, non ti preoccupare cerco sempre di fare un notevole sforzo di autoironia, credo che il nome del blog lo voglia sottolineare.
Cmq anche a me piacciono tantissimo i gatti, sono in assoluto il mio animale preferito...
Buon 2008 anche a te spero di rileggerti...