domenica 9 dicembre 2007

N.d.r.

Si dice che la gente scrive troppo e legge poco(o parla troppo e pensa poco n.d.r.), non posso assolutamente negare l’evidenza di questa affermazione. Tuttavia sento la necessità di cominciare a mettere per iscritto certi pensieri che mi passano per la testa e spesso lasciano una blanda traccia a seguito dello scorrere del tempo e nuovi eventi e nuove evidenze dell’involuzione verso cui tende, purtroppo, la società cui appartengo.

Forse è una presunzione, quella di riuscire a mettere, in poche righe di una pagina elettronica, tutto il mio sdegno verso questo progressivo imbarbarimento collettivo, ma credo che persista sempre una possibilità di cambiamento dove esiste la capacità di scandalizzarsi per ciò che appare come degrado umano e civile. Voglio credere ancora alla possibilità che certi sogni nel cassetto possano un giorno entrare a pieno merito nella rosa delle legittime richieste, quelle che ognuno di noi possiede in forma di diritti che gli appartengono, non solo in funzione della sua natura di èssere umano, ma come portatore di un valore di unicità intrinsecamente posseduto e scaturito dall’esistenza stessa.

Le parole d’ordine ovviamente sono: società, comunità, individualità, libertà, rispetto, civiltà, laicità, tolleranza e tanta voglia di novità.

Dopo un prologo così prolisso credo di raccogliere pochi lettori in questo angolo umano, ma la cosa non ha alcuna importanza, il mio motto è meglio soli che male accompagnati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

pensa a quella povera gente che scrive troppo e legge uguale, e a quelli che parlano troppo, ma pensano anche troppo...
fortunati loro?