venerdì 28 marzo 2008

Tiè











Le cavità nasali occluse, le orbite compresse, la gola arida, i bronchi come ghiri-gori di sabbia si sgretolano al primo respiro, ronfano, sbraitano, il naso muto ascolta, sente di dover prendere parte all’opera dell’orchestra di fiati, ma qualcosa impedisce all’aria di fluire attraverso i labirinti delle sue gallerie interne. Ogni lettera liquida perde di significato, lo scambia con la gemella terreste, quella più dura, echi di suoni da caverna fuoriescono dalla cavità orale ogni volta che emette gemiti, le vibrazioni sono la forma di comunicazione più intensa, soprattutto l’unica interamente percepita, i suoni sono fiochi e ovattati, a volte neppure presenti, il mondo gira e va, volteggia allegro attorno alle membra stanche e intorpidite, fa una giravolta e poi si ferma lasciando l’effetto inerziale di proseguimento della rotazione, manca solo il fischio nelle orecchie e posso cominciare a fare il faro, quello di casa, dritto in piedi ma in equilibrio precario, il faro della camera da letto, della sala, della cucina, poco del bagno, il faro che emette un suono cupo e ronfante, di intensità variabile a seconda dei passaggi di merce nelle gallerie ai piani alti.

Ogni notte spero di allontanare il momento del sonno per allontanare a sua volta il momento del risveglio… in apnea totale, se passassi questo calice in un burattino meccanico celtico, vestito di verde, potrei sortire l’effetto che tutti speravano durante l’altro passaggio di stagione? Lo so che è come sparare sulla crocerossa, ma in fondo il mio è solo un atto di pietà estrema, è la stessa azione che siamo costretti a fare quando guardano il nostro animale domestico sofferente per una malattia terminale, scorgiamo quello sguardo che supplica l’eutanasia, in questo caso la malattia si chiama demenza cronica ma in fondo è altrettanto importante e distruttiva, guarda cosa combina nei cervelli bacati degli abitanti di quelle zone basse dell’est?!

Tanta ignoranza va compatita e compresa, dobbiamo imparare a diventare più tolleranti e altruisti nei confronti di persone bisognose di tante attenzioni, bisognose di una buona dose di audience televisiva, del sostegno elettivo degli abitanti della bassa, del sostegno del viagra – tutto sto celodurismo è difficile da sostenere – del cialis e quant’altro utile alla causa, e allora aiutiamoli questi poveracci a riprendere la via della civiltà – quella classica – gliela vogliamo dare una bella ripassata? Ripassiamoli!

2 commenti:

Damiano Aliprandi ha detto...

Io non riesco a provare pietà per questa persona, anzi per queste persone. Non potrò mai provare pietà per queste "camice verdi"!

Se penso che una volta D'Alema disse che la Lega è una "costola" della sinistra, io rabbrividisco!

http://incarcerato.blogspot.com/

Pat pat ha detto...

...si ma la mia è una pietà abbastanza cattiva... solo per questo riesco a provarla per un simile personaggio...
Tìn D'Alema... sto becero, ogni tanto avrebbe fatto meglio a tenere la boccuccia chiusa...
ciao testina