martedì 12 febbraio 2008

Laicità & Civismo? Belle parole, scarsi i fatti





Ho appena visto il servizio di Repubblica TV intitolato “La Chiesa in campagna elettorale”, inviterei chiunque non l’avesse ancora visto a prenderne visione, il dibattito si è svolto in maniera corretta e leale.

Devo prendere atto, ogni volta che ascolto le sue affermazioni pubbliche, della coerenza del Ministro Barbara Pollastrini, capace di dimostrare la propria continuità politica e civile in un difficile ruolo di eroina dei valori laici. Ritengo difficile questo ruolo da lei assunto per via della diluizione che di fatto è avvenuta nel neonato PD tra posizioni laiche, più simili a quelle di altri paesi Europei Civilmente più evoluti del nostro, e i nuovi integralismi clericali che parte del PD purtroppo ancora incarna.

Condivido pienamente questo appello e prendo coscientemente la decisione di aderirvi, diversamente non mi sento in condizione di votare questo nuovo “mostro” politico, non ha il coraggio di prendere la decisione definitiva di aderire pienamente, senza se e senza ma, ai valori laici che dovrebbero contraddistinguere una democrazia moderna, rimane comunque attaccato ad un idea antica di Italia Vaticanista e cattolicamente impastata, decide di abbandonare alla sua sinistra i sostenitori più leali al governo che anch’esso ha sostenuto a favore di quel nuovo estremismo di centro rappresentato dai partiti quali IDV, che hanno di fatto rappresentato di gran lunga un maggiore ostacolo al cammino della legislatura insieme al partito dell’UDEUR e ai rappresentanti del pensiero cattolico all’interno dello stesso PD quali la senatrice Paola Binetti o la corrente Rutelliana dell’ex Margherita.

Io rappresento uno di quei cittadini che da questo stato vengono considerati di serie B, una parte di quel 10% della popolazione che non può più sopportare le costanti ingerenze del pensiero cattolico e del laicato filo-clericale, tanto in voga negli ultimi tempi, sono un individuo che si sottopone a tutte le richieste doverose che questo stato gli impone ma che, a differenza degli altri cittadini Europei, si vede decurtato del suo diritto alla libera espressione delle proprie preferenze in ambito sessuale.

La politica non può permettersi di ergersi ad entità moralizzatrice dello stato cui appartiene, lo stato non può dare giudizi morali sugli atteggiamenti dei suoi cittadini, sotto tali impostazioni ogni cosa diventerebbe opinabile, la libertà di espressione tornerebbe ad essere un miraggio lontano, come purtroppo è già accaduto in tempi non troppo lontani, ma a quanto pare già dimenticati.

La libertà di espressione non si esplicita solo oralmente nelle cose che possiamo sostenere, nelle opinioni che esprimiamo, nei pensieri che decidiamo di sostenere, ma anche nella possibilità di esprimere noi stessi, nella nostra interezza umana, psicologica, fisica e sessuale.

Siamo stanchi di vivere in uno stato che di fatto non ci rispetta e decide deliberatamente di imporre una morale di parte ai suoi cittadini, che sul piatto della bilancia non osa mettere la nostra questione civile e morale, quella dei diritti GLBT, per paura di dover affrontare i dissensi dell’episcopato o del Vaticano stesso, stanchi di vedere ogni giorno legittimate istituzionalmente le ingiuriose discriminazioni cui siamo sottoposti mentre tutto tace e prosegue il suo cammino senza neanche l’indignazione di una minima attenzione ai nostri bisogni.

Il Terzo Reich applicava il triangolo rosa ai nostri abiti per distinguerci dal resto dei deportati, oltre che dalla popolazione ariana, lo stato italiano ha trovato una scorciatoia più semplice ai campi di concentramento, alla deportazione, ai lavori forzati, allo sterminio in massa, l’inedia.

Purtroppo il nuovo Partito democratico non dà risposte a questi temi, e mi duole dire che i DICO sono infine stati solo uno specchio per le allodole, un trabocchetto acchiappa consensi per ottenere il benestare dell’associazionismo GLBT, ai fatti c’è una spaventosa trasversalità filo clericale nel PD stesso che impedisce nei fatti l’approvazione di un simile disegno di legge.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Proprio perché molto meno forti della chiesa che strombazza, dei vari servi sciocchi o furbi della politica, degli atei devoti che fanno ressa davanti ai cancelli di San Pietro, è necessario Pat che ci si impegni contro l'astensionismo.
E' necessario oggi più che mai che i nostri voti di laici non siano buttati alle ortiche. Qui non si mette in dubbio la vittoria di Berlusconi & Co, ma il fatto che oltre ad avere come ministro per la Ricerca Buttiglione e ministro della Salute Ferrara, avremo come opposizione gente come Binetti, Rutelli e Bobba...

Pat pat ha detto...

Forse ho lasciato passare un messaggio sbagliato. Con la mia lunghissima tirata politica non volevo certo sostenere l'astensionismo.
Penso che alle prossime elezioni voterò per la sinistra arcobaleno, indubbiamente potranno far sentire un pò più autorevolmente la voce di chi chiede più laicità in questo stato-appendice del Vaticano.

Anonimo ha detto...

no, non era quello che passava dal post.
se mai ero io che segnalavo la cosa, forse perché al momento è quello che mi preoccupa di più.

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)