martedì 19 febbraio 2008

Lo sciacquone

Sembra di cadere in un vuoto senza fondo, ogni giorno che passa il paese in cui sei cresciuto sembra sempre di più assomigliare ad un’immagine caricaturale da commedia all’italiana.

La gente che parla su sé stessa è sempre esistita, ora è diventato un obbligo di coscienza individuale, chi parla di cose vacue e prive di significato appare saggio e competente, dare opinioni in terreni culturali a sé ignoti è ormai una consuetudine nazionale. L’importante è arieggiare le fauci, cambiare il fetido odore di marcio accumulatosi per le solite vecchie merci da sciacquone che vi transitano…

Mi sono appena alzato dal mio angolo piastrellato di casa, dal mio angolo più intimo, il luogo depositario dei miei pensieri più bassi e segreti, mi sono alzato ed ho premuto il pulsante magico della liberazione, spero che tutto passi e vada a finire dove deve, nella fogna.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho il timore che se tiriamo lo sciacquone
rimarremo in pochi! Forse anche io non ci sarò! Ciao testa di capra!!

http://incarcerato.blogspot.com/

Pat pat ha detto...

Il mio è uno sciaquone molto generoso, non c'è da preoccuparsi, qualche stronzo a galleggiare rimane sempre.